Il secondo requisito, ma non meno importante, sarebbe la resistenza. Un contenitore deve essere sempre in grado di adempiere alla funzione per il quale è stato creato. In questo caso, per servire il cibo, è essenziale che una scatola, una barchetta o un cono di patatine fritte non si deteriori con l’umidità o i grassi che inevitabilmente il cibo rilascia. Un buon piatto non dovrebbe mai essere rovinato a causa di un contenitore non idoneo.
E infine, il design. Non scopriamo nulla di nuovo, se diciamo che un packaging moderno e accattivante fidelizza i clienti ad uno stabilimento quanto il proprio prodotto. Un bel contenitore esalta un piatto e può anche finire immortalato in una delle migliaia di fotografie che i buongustai pubblicano quotidianamente sui social networks.
Tra i nostri prodotti con il marchio Ecolabel, tutti realizzati in carta tissu, troviamo la carta igienica «Maxi Jumbo», i rotoli di carta asciugamani, carta industriale e rotoli copri lettino. Inoltre i tovaglioli bianchi e colorati delle linee «Double Point» e «Quattro», oltre ai tovaglioli «Mini service», il «Kangaroo» o la linea di tovaglioli riciclati.
«Mi sembra un’iniziativa fantastica che García de Pou conti con artisti visivi per la realizzazione delle sue copertine. Questa decisione, così coraggiosa se si guarda retrospettivamente, conferisce al marchio una qualità ed un’eccellenza in più. Il connubio tra arte e la grande impresa ha sempre dato risultati interessanti», racconta l’artista.
L’immaginazione è potere ed innovazione. Mentre la cosiddetta nuova normalità non è più anormale, bisogna cercare delle alternative nel caso in cui i camerieri restino rauchi. In effetti, prima dell’avvento della pandemia del Covid-19, molti dei cambiamenti che ora si stanno mettendo in atto, si osservavano già o si iniziava ad intuirli. E’ cosí che, a volte, le cose vengono per restare. Di conseguenza, quali opzioni ha il ristorante per facilitare l’informazione gastronomica con la massima sicurezza per tutti?