Gli imballaggi monouso in carta e cartone si impongono nella lotta contro i cambiamenti climatici

In García de Pou facciamo l’eco a un recente studio, sull’uso di imballaggi in carta e cartone nell’ospitalità, che dimostra che siamo sulla strada giusta per rendere il nostro pianeta più sostenibile. Lo studio comparativo sul Life Cycle Assessment (LCA) effettuato dall’ente Ramboll, conclude che i ristoranti a servizio rapido che utilizzano contenitori di carta e cartone contribuiscono a un minor consumo di acqua potabile, generano meno emissioni di CO2 nell’atmosfera e aiutano a frenare l’esaurimento di combustibili fossili, rispetto a quelli che utilizzano imballaggi riutilizzabili. Un fattore chiave negli obiettivi dell’Unione Europea per porre fine al cambiamento climatico.

Il problema principale degli imballaggi riutilizzabili è la grande quantità di energia e acqua che viene consumata durante il lavaggio e l’asciugatura, per garantire che siano igienici e sicuri per il riutilizzo da parte dei clienti. E questo, anche con le lavastoviglie più efficienti. A tal proposito, gli imballaggi monouso non aggravano i problemi di stress idrico, in un momento in cui la scarsità d’acqua è una delle maggiori preoccupazioni in tutto il mondo. Un altro svantaggio degli imballaggi riutilizzabili sono le elevate emissioni di CO2 che generano durante il loro ciclo di vita, rispetto agli imballaggi monouso.

Il rapporto analizza il ciclo di vita di entrambe le tipologie di imballaggio, ovvero dalla sua fabbricazione al trattamento dei rifiuti, passando per il suo trasporto. E le conclusioni non lasciano spazio a dubbi. In generale, gli imballaggi monouso in carta e cartone hanno un impatto ambientale inferiore rispetto a quelli riutilizzabili.

La società di ingegneria Ramboll, una società di consulenza danese indipendente, è stata incaricata di effettuare il confronto. L’analisi è stata effettuata a partire dai dati ottenuti durante un anno, nei ristoranti a servizio rapido dove il consumo viene effettuato nello stabilimento stesso. Anche con i dati dei produttori di contenitori e di imballaggi di tutta Europa. Ramboll ha inserito nel suo studio scatole per alimenti, piatti, posate, bicchieri, coperchi e tutte le stoviglie utilizzate in queste attività di ristorazione.

Lo studio di Ramboll, pubblicato dalla European Paper Packaging Association (EPPA), rivela che gli imballaggi monouso realizzati in carta e cartone hanno un impatto ambientale inferiore rispetto alle soluzioni riutilizzabili realizzate con materiali come plastica, vetro o ceramica.

Il minor consumo di acqua potabile è uno dei fattori essenziali a favore degli imballaggi monouso in carta e cartone. Ma, inoltre, le polveri sottili emesse dai processi produttivi, e che sono la causa di un’ampia varietà di problemi respiratori e di salute in generale, sono inferiori anche negli imballaggi monouso.

Gli imballaggi monouso riducono anche il consumo di combustibili fossili, che aiuta a frenare l’effetto serra, ed evita di ipotecare le generazioni future con l’esaurimento di una risorsa limitata. Infine, anche le emissioni in atmosfera di sostanze acidificanti, che comportano variazioni nella composizione chimica del suolo e delle acque superficiali, sono inferiori nel caso degli imballaggi monouso.

Va inoltre tenuto presente che le stoviglie di carta consumate in Europa provengono, per la maggior parte, da foreste gestite in modo sostenibile, che favorisce la riforestazione.

Lo studio è stato valutato in modo indipendente dall’ente di certificazione TÜV Germania (Technischer Überwachungsverein). Tutti i dati utilizzati sono disponibili, significativi e verificati. E le valutazioni e le procedure di raccolta dati e calcolo sono trasparenti e tracciabili. Inoltre, si tratta di uno degli studi più esaustivi effettuati fino ad oggi su questo argomento.

In definitiva, la ricerca di Ramboll mostra che favorire l’uso di imballaggi in carta e cartone nei ristoranti a servizio rapido è più sostenibile ed ecologico. E quell’imballaggio riutilizzabile comporta costi ambientali significativi che spesso vengono trascurati. In un momento in cui l’utilizzo di imballaggi in carta e cartone nelle attività ricettive è notevolmente aumentato, è logico e necessario che i consumatori si interroghino sull’impatto che questo tipo di stoviglie ha sull’ambiente. Ora, i dati per rispondere a questa domanda possono venire solo dalla scienza e bisogna mettere da parte supposizioni e false apparenze. Fortunatamente, questo studio europeo ci porta luce e fornisce dati scientifici rigorosi al riguardo.

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